Eugen Galasso, Recensione a “Itinerario verso il 27 agosto 1950” di Giorgina Busca Gernetti

ANNALI  Pannunzio

 

Giorgina Busca Gernetti, Itinerario verso il 27 agosto 1950,

Cesare Pavese nel centenario della nascita, Youcanprint, Tricase (Lecce) 2012

Scritto da Giorgina Busca Gernetti nella primavera-estate del 2008, quale ricordo dell’Anniversario della nascita, avvenuta il 9 settembre 1908, inserito negli Annali del Centro “Mario Pannunzio” di Torino, viene ora ripubblicato come pubblicazione autonoma e l’autrice sottolinea che, rispetto alla pubblicazione di allora (2008, appunto), non ha voluto cambiare né aggiungere nulla.

Ovviamente, la data del titolo è quella della morte di Pavese, avvenuta notoriamente per suicidio, dove lo stesso diviene, se non il tèlos (fine) della vita, quanto meno il suo “compimento, la sua “realizzazione”, intendendo, forse (parlando di queste cose è d’uopo il massimo riserbo) il compimento di un progetto fané, fallito-crollato, se così vogliamo esprimerci!

Quale, in breve, la tesi del saggio? Quella biografica: nel progetto di vita di Pavese era fallita ogni seria realizzazione di vita a due, di un amore, cioè, che portasse a una comunità di vita, eventualmente anche con il “compimento” del matrimonio.

Molti gli amori infelici di Pavese, molte (non altrettante, ma varie) le proposte di matrimonio fatte alle sue amate, ma sempre senza successo, comprese quella alla sua ex-allieva, la scrittrice e traduttrice (soprattutto dall’”american-english”, in questo seguendo la via pavesiana, dato che il maestro tradusse con grande efficacia i classici – e quelli che lo sarebbero diventati – della letteratura nordamericana) Fernanda Pivano.

Questa chiave di lettura biografica, peraltro condotta con una ricognizione a tutto tondo su Pavese (poesie, «Il mestiere di vivere», il grande diario-saggio dell’autore, romanzi, racconti, ovviamente l’epistolario), suffragata, direi, in ogni suo minimo dettaglio, dopo essere stata ostracizzata per anni, soprattutto dai semiologi e da Umberto Eco come anche dai suoi continuatori, rivendicanti la “semiotica” e non più la “semiologia”, nel senso di un ritorno totale al “Segno”, è stata rivalutata come decisamente attendibile da Eco stesso come dai suoi seguaci.

Nel suo saggio la studiosa, docente di letteratura, poetessa, scrittrice, si rifà soprattutto all’interpretazione di Dominque Fernandez, nel volume «L’échec de Pavese» (Lo scacco di Pavese), Paris, Grasset, 1967, in realtà la tesi di laurea del grande scrittore e italianista francese, dove, come rivela l’autrice, si tratta di un’«opera d’impostazione freudiana, fondamentale per comprendere la complessa e tormentata personalità dello scrittore» (op.cit., p. 28, nota 48), dalla quale, con una lettura da “psychobiographie” (ricordo che già Freud diceva di essersi fatto “biografo” per realizzare la psicoanalisi), si evince che«il suicidio non è punto di rottura ma il punto di maturità di un uomo che lucidamente si è sottratto alla gloria» (cit., p. 29).

Magari prescindendo (ma fino a che punto? Certo la Busca Gernetti su questo punto lascia aperto il giudizio; chi scrive è deleuziano …) dal complesso di Edipo, ribadirei l’incipit dello scritto esaminato, in cui l’autrice parla di «consapevole itinerarium in nihilum» (cit., p. 4), rifiutando quindi ogni moralismo giudicante. 

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Eugen Galasso, Bolzano

Recensione pubblicata nella rivista La Gazzetta di Bolzano

Informazioni su Giorgina Busca Gernetti

Amo la poesia, la musica classica, la danza classica, il canto lirico, l'arte, l'archeologia, i fiori, gli animali e il mare. Compongo poesie fin dall'adolescenza, benché abbia iniziato tardi a pubblicarle. Scrivo anche racconti, recensioni o saggi artistico-letterari. Sono nata a Piacenza e mi sono laureata con lode in Lettere Classiche all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Sono stata docente d’Italiano e Latino nel Liceo Classico di Gallarate, città dove tuttora vivo. Ho studiato pianoforte presso il Conservatorio Musicale di Piacenza. Sono stata socia di Centri culturali prestigiosi come il “Pannunzio” di Torino, “Novecento Poesia” di Firenze e l’“Accademia Internazionale d’Arte Moderna” di Roma. Ho pubblicato dieci libri di cui otto di poesie Ho pubblicato per Genesi di Torino i libri di poesia "Asfodeli" (1998), "La luna e la memoria" (2000), "Ombra della sera" (2002) e "Parole d’ombraluce" (2006); per le Edizioni del Leone di Venezia il libro "Onda per onda" con prefazione di Paolo Ruffilli (2007); per Youcanprint il libro di poesie d'amore "Amores" con introduzione dal "Simposio" di Platone (2014). Mi sono state pubblicate come 1° premio quattro sillogi di poesie: "Nell’isola dei miti", ALAPAF, Bagheria 1999; "La luna e la memoria", Edizioni del Cenacolo, La Spezia 2000, poi confluita nell’omonimo libro maggiore; "La memoria e la parola", ETS – Il Portone Letteraria, Pisa 2005; "L’anima e il lago", con prefazione di Giuseppe Panella della Scuola Normale Superiore di Pisa, Pomezia-Notizie, Pomezia 2010; seconda edizione con Nota dell'autrice e Rassegna critica per Youcanprint, Lecce 2012 . Il mio saggio critico "Itinerario verso il 27 agosto 1950" è stato pubblicato nel 2009 dal Centro “Pannunzio”, nei suoi “Annali” 2008/2009, per il Centenario della nascita di Cesare Pavese. Per la Puntoacapo Editrice di Novi Ligure ho pubblicato nel 2011 un inserto di sette racconti nell’Almanacco Dedalus n. 1 ("Sette storie al femminile"). Nel 2012 ho pubblicato in volume singolo il saggio pavesiano "Itinerario verso il 27 agosto 1950" per le Edizioni Youcanprint di Lecce. Le "Sette storie al femminile", con Prefazione di A.G. Pessina e Nota dell'Autrice, sono uscite in volume individuale per Youcanprint, Lecce 2013. Nel 2014 ho pubblicato per Youcanprint il libro di poesie tutte d'amore intitolato "Amores", con introduzione di Platone dal "Simposio". Nel 2015 è uscito per Polistampa, collana "Sagittaria", il mio libro di poesia "Echi e sussurri", con prefazione del prof. Marco Onofrio e postfazione-nota editoriale del prof. Franco Manescalchi. Bellissime recensioni Mie poesie, talora tradotte in varie lingue straniere, qualche racconto e saggio artistico-letterario figurano in riviste e antologie anche per la scuola. Sono stata inclusa in alcune storie della letteratura contemporanea e in varie opere di critica letteraria. Eminenti critici hanno espresso giudizi di consenso sulla mia poesia e narrativa. *************** Questo blog non è una "testata" giornalistica e non è aggiornato con regolare periodicità. Privo dei due requisiti che lo dovrebbero contraddistinguere, non può pertanto considerarsi un "prodotto editoriale" ex lege 7/3/2001, n.62. Non è quindi soggetto alle disposizioni e agli obblighi previsti dagli art.2 e art.5 della Legge n.47/1948.
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